Questo mese, il presidente americano Barack Obama ha autorizzato attacchi mirati sui militanti in Iraq. Un articolo di BuzzFeed di John Templon ha analizzato le 5276 conferenze stampa della Casa Bianca dal 1993 (anno dell’elezione di Bill Clinton) ad oggi. Attraverso lo studio di questi dati, è possibile realizzare un quadro generale sulla politica estera statunitense. Le analisi riguardano alcuni temi particolari: si è analizzato la frequenza con la quale comparivano le parole “Iraq”, “Armi di distruzione di massa”, “Attacchi aerei”, “Genocidio” e “Drone”.

Iraq

I primi picchi arrivano nel 1998. Ma la frequenza maggiore è da attribuire all’inizio della guerra in Iraq. Le punte più basse, invece, sono del 2010 e del 2011 e rappresentano la prima riduzione e l’annuncio finale che tutte le truppe Usa avrebbero lasciato l’Iraq.

Armi di distruzione di massa

Riflettono l’andamento del termine “Iraq”, e hanno raggiunto picchi alti fino a quando l’amministrazione Bush non le ha trovate.

Attacchi aerei

Il presidente Obama ha autorizzato gli attacchi aerei contro i militanti dell’Isis. L’ultima volta che gli “attacchi aerei” sono stati citati risale agli attacchi della NATO nel 1999 in Kosovo.

 

Genocidio

Anche questa parola è stata recentemente utilizzata da Obama riferendosi all’Isis. All’inizio, menzioni del termine risalivano alla guerra in Kosovo e all’emergere della crisi del Darfur; si trattò di una questione di politica estera molto importante nella metà degli anni 2000.

Drone

Anche se gli attacchi dei droni sono iniziati già dai primi anni 2000, questo termine ha registrato un grande utilizzo dopo il 2012.