«Il 18 aprile 1994 ci nascondemmo in chiesa, avevamo dei sassi per difenderci dalle milizie, ma non servivano contro machete e granate... io sono Tutsi, in famiglia tanti si erano sposati con Hutu e un Hutu con cui giocavo al calcio mi disse “scappa, vi ammazzano anche in chiesa”. Provai a nuotare attraverso il lago Kivu, verso la Repubblica del Congo. Ci tuffammo in undici, solo io arrivai, sentii gli altri annegare, non potevo fermarmi e continuai a nuotare, solo». Jean-Louis Mazimpaka, inf... continua la lettura su La Stampa!