Il 7 ottobre il ministro dell'interno Angelino Alfano richiede la cancellazione delle trascrizioni, nei registri comunali italiani, di tutti i matrimoni omosessuali celebrati all'estero. Non sarebbero conformi alle leggi italiane.

Annullalre i matrimoni? Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, difende "il diritto all'amore" e il 18 Ottobre, in Campidooglio, nonostante le disposizioni del Ministro Alfano, trascrive le nozze contratte all'estero di 16 coppie gay e lesbiche.

L'hashtag #romastrascrive diventa bandiera per il riconoscimento delle unioni fondate sull'amore e non sull'orientamento sessuale. Anche se dal valore simbolico, e non giuridico, la firma del Sindaco apre grandi speranze per i cittadini LGBT:

Ma sono in molti che vedono "una presunzione inaccettabile" e lo stesso Ministro scrive su Twitter:

Anche i Vescovi, riuniti prorpio in quei giorni intorno a Papa Francesco per la terza assemblea generale straordinaria del Sinodo sulla famiglia dal tema: "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione".

Il punto 55, su 62 in totale, del documento su cui sono stati chiamati ad esprimersi i Vescovi e gli altri membri del Sinodo riguarda le unioni omosessualiAlcune famiglie vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. Al riguardo ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa:«Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia». Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. «A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione»

In merito non c'è il consenso: i voti favorevoli sono stati 62 contro i 118 non placet

In un sondaggio condotto dall'Unione Europea sulla diffusione del linguaggio omofobo da parte dei politici l'Italia è prima in classifica.

Il 63% delle ragazze omosessuali, il 49% di ragazzi gay e il 48% dei transgender ritengono molto diffusa la discriminazione e l'offesa pubblica.

Si alternano in pole position Italia, Lituania, Bulgaria e Romania in base del "target" di riferimento.

Siamo un paese che innalza quotidianamente la bandiera della democrazia ma rifiutiamo la diversità, non riconosciamo i diritti fondamentali della persona, isoliamo e reprimiamo identità che non incarnano "ideali morali". Qualcuno ha scritto, in riferimento alle sentinelle in piedi in veglia in 100 piazze diverse il 5 Ottobre contro  il ddl Scalfarotto che introduce il reato di omofobia, "questa è l'Italia che piace a Putin".

La libertà d'espressione, esprimere e vivere la propria natura, o meglio libertà di "prendersi cura di sè" (alla Foucault) l'unica vera e propria tecnica di vita.

La tutela, i diritti e il riconoscimento normativo e sociale riguardano la "Persona", indipendentemente dal sesso biologico o dall'inclinazione sessuale. Bisogna tener conto della diversità della natura della vita e della bellezza e varietà delle sue forme: errore umano è voler rappresentare e chiudere la complessità su un sistema binario, esigenza politica è voler controllare ruoli sociali e stabilire le regole del gioco.