Un colpo da maestro, ora il Paese attende la stessa abilità con la crisi «Zugzwang!» mi sussurra l’ex ministro berlusconiano, mettendomi di forza a sedere su un divano del Transatlantico reso informe da stagioni di colloqui tra peones e reporter. È scacchista, usa l’impronunciabile vocabolo per definire la mossa di Renzi. È la mossa con cui il presidente del Consiglio unisce il malmostoso Pd, elegge un presidente gentleman che non gli fa ombra come Prodi o Amato, rende superfluo Alfano, costringe Berlusconi alla resa: «Zugzwang è la mossa che ti mette davanti al di..

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