Non serve la DeLorean, la mitica macchina del tempo di "Ritorno al Futuro", per dare una sbirciatina a ciò che ci aspetta. Basta andare a Lucca, dal 22 al 26 settembre, alla European Conference on Complex Systems, dove illustri scienziati, provenienti da Europa, Giappone, Stati Uniti e Brasile, ci spiegheranno le nuove scoperte che cambieranno per sempre la nostra vita. Dalle applicazioni del Graphene, la "plastica del futuro" dall'enorme potenziale, che verrà impiegata per creare retine artificiali e mezzi di trasporto più sostenibili, allo studio della propagazione delle malattie attraverso le reti sociali; dall'uso delle piante come sensori e computer, alle fibre ottiche di nuova generazione, per la chirurgia e le telecomunicazioni. Cos'hanno in comune tutte queste ricerche? Sono state realizzate utilizzando un approccio affascinante e interdisciplinare: lo studio dei Sistemi Complessi. Il cervello umano, i mercati finanziari, la diffusione delle "bufale" sul web: tutto può essere studiato e descritto come un sistema in cui ogni parte ("nodo") è connessa alle altre in base alla funzione che svolge, attraverso dei collegamenti ("link"). E il comportamento di una influenza la rete nel suo complesso.  

Sarà l’Istituto Alti Studi IMT di Lucca ad ospitare l’undicesima edizione della European Conference on Complex Systems (ECSS14), che dopo dieci edizioni in giro per l'Europa, torna in Italia. Cinque giorni di seminari, relazioni, approfondimenti, dalle 9 del mattino alle 7 di sera, gestiti contemporaneamente e in più spazi per l’intera città di Lucca. Guido Caldarelli, professore di Fisica a IMT e coordinatore scientifico e organizzativo della conferenza ne definisce obiettivi e aspettative: “Grazie ai contributi dei principali esperti di reti e sistemi complessi si cercherà di comprendere (e se possibile controllare) fenomeni come la diffusione del rischio nei sistemi economici, la propagazione delle malattie, i flussi di turisti, il traffico nelle strade come nei siti web e nelle reti sociali, ma anche la complessità di sistemi biologici come piante e microorganismi”.

I docenti invitati spazieranno dall'Information and Communication Technology all’ambiente, dai sistemi biologici, linguistici e cognitivi, a quelli economici. Alcuni nomi: Albert-­‐László Barabási,  Direttore del CCNR (Center for Complex Network Research) a Boston della Northeastern University e il primo ad introdurre nel 1999 il concetto di “reti ad invarianza di scala”, VladimirFalko, fisico all’Università di Lancaster, Lada Adamic, (social scientist, Università del Michigan), consulente di Facebook per il marketing virale, studia la rete dei sistemi sociali e la diffusione, attraverso il web, delle notizie vere e di quelle false. Vittoria Colizza, epidemiologa, il matematico Alan Destexhe, che parlerà  della ricerca Europea sul cervello umano, HBP (Human Brain Project) e Stefano Mancuso, botanico e fondatore della Plant Neurobiology che discuterà sulle reti di intelligenza delle piante.

Per comprendere le reti del cervello ci sarà lo psichiatra Pietro Pietrini, ci saranno inoltre il fisico Claudio Conti, direttore dell’Istituto dei Sistemi Complessi (ISC-CNR) impegnato nell’elaborazione di nuove fibre ottiche per la chirurgia e le telecomunicazioni e Carlo Jaeger direttore dell’European Climate Forum, Professore di Sistemi sociali a Potsdam, in Germania, a Pechino e in Cina con una particolare attenzione nei suoi studi alla capacità dei mercati finanziari di condizionare il problema del cambiamento climatico mondiale.

Non può mancare l’applicazione dello studio dei sistemi complessi al cibo: lo chef tre stelle Michelin, Heinz Beck, userà “le reti” per scoprire abbinamenti fra i cibi, e fra questi e il vino, che potranno essere degustati in una cena evento la sera del 23. Una delle serate sarà aperta ai cittadini nel Campus dell'Istituto IMT, il Complesso di San Francesco, in cui Gianni Riotta e Monica Maggioni intervisteranno scienziati illustri.

La conferenza della Complex Systems Society è organizzata in collaborazione con la Società Italiana Caos e Complessità, l’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR, il London Institute for Mathematical Science e la Fondazione ISI diTorino. Saranno inoltre presenti come sponsor tecnici gli editori Oxford University Press, Cambridge University Press, Springer.