Il voto regionale siciliano vale doppio stavolta, pesando da vicino sulle elezioni politiche di primavera 2018. Gli elettori ne sono consapevoli e la conversazione sociale sui media digitali riflette l’importanza del turno nell’Isola. Il candidato del centro destra Musumeci ha avuto dalla sua, a spron battuto, Berlusconi e Salvini, che deposta l’ascia di guerra si sono alleati per vincere. Il loro volume record di contatti e citazioni prelude di solito a un buon risultato alle urne, vedremo se confermato. Anche Cancelleri ha goduto di un pressing formidabile da parte di Grillo e Di Maio, e la rete lo segue da presso, ma nel modo tipico dei 5 Stelle, senza far ponte verso gli altri, restando arroccati nella comunità. Da solo ha corso invece il rettore Micari, che Renzi per il Pd e Alfano per i centristi hanno lasciato senza supporto locale. Né Micari né Fava, sinistra radicale, ritrovano dunque online una eco forte, e vedremo se anche in questo caso tra web e urne ci sarà sintonia. Infine da notare la forte presenza di fonti non sempre trasparenti come già accaduto in altri paesi: da chiarire, magari dopo il voto, da chi sono state messe in moto.  

I candidati a confronto: l’analisi si è soffermata su due differenti canali online (Twitter, Google Trend) e sui tradizionali sondaggi demoscopici, per evidenziare l’interesse per i quattro principali aspiranti presidenti. 

Picco nella giornata di domenica 29 ottobre, in occasione del confronto televisivo nel programma “Mezz’ora in più” in onda su Rai Tre con la Lucia Annunziata. 

Musumeci risulta anche essere il candidato favorito nelle intenzioni di voto, con vantaggio netto sui contendenti nella conversazione social. 

Nelle discussioni su “quale Sicilia 2017?” su Twitter Musumeci è sempre il primo tra i candidati, a prescindere dai partiti di riferimento, Cancelleri secondo, seguono Micari legato al Pd e Fava, sinistra radicale, con scarto minimo.

Tra le parole più utilizzate emerge un account legato al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo molto attivo nella comunicazione della campagna elettorale, non facilmente identificabile con nome e cognome certo, una fonte da seguire con attenzione. 

Tra gli esponenti politici più citati troviamo Berlusconi e Grillo. 

Come hanno discusso i giornali del tema “Sicilia” su Twitter? Cancelleri è ora il candidato più menzionato insieme al Movimento 5 Stelle. Si riscontrano termini particolari: “hater” “Osce” “futuro” su cui fare attenzione. 

Da una prima analisi della complex network (per hashtag) relativa a “Sicilia” si osservano cluster legati al centrodestra (Musumeci, Forza Italia, Atreju17, Meloni, forza italia giovani) e al centrosinistra (PD, Micari, sfida gentile). Quasi totale assenza di riferimenti al Movimento Cinque Stelle che corre come un una galassia comunicativa propria, come teorizzato all’alba del Movimento dal cofondatore Gianroberto Casaleggio

Cosa possiamo aspettarci? Nonostante le polemiche delle ultime ore su candidati e liste, con discussioni intorno all’impresentabilità, si palesa l’assenza di riferimenti a #mafia o #criminalità o occorrenze simili. Cancelleri cita molto Musumeci, attaccandolo assieme a Berlusconi e Micciché.

La “sfida gentile” di Micari è fin troppo gentile, e non trova molta enfasi. Forse il punto vero è capire quanto distacco ci sarà tra il candidato Pd e Claudio Fava (sostenuto da MdP) anche per future alleanze alle elezioni politiche 2018. I risultati li sapremo solo il 6 novembre: le operazioni di scrutinio inizieranno alle 8 del mattino.

Narrativa, elaborazioni bigdata e grafiche Catchy a cura di Alice Andreuzzi, Nicola Piras e Luca Tacchetti realizzate nell’ambito del progetto DEEP di Alkemy Lab, in collaborazione con ONB Analytics.