La nuova domanda di Judy Dempsey agli esperti di politica estera e sicurezza internazionale è: "L'Europa è troppo dipendente dall'energia russa?"

La risposta di Gianni Riotta

Sì, l’Europa è una tossica di Gas, e la Russia è la sua burbera pusher.

Nel 2016, la Gazprom, gigante dell’energia del Presidente russo Vladimir Putin, ha stabilito un record per l’ammontare di gas fornito all’Unione Europea. Secondo il capo economista della BP in Russia, essa “rimarrà certamente la più grande fornitrice di Gas all’Europa per almeno altre due decadi.” Il Cremlino questo lo sa, e lo sanno anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel ed il Presidente francese Emmanuel Macron. Ciò significa che le sofisitcate finte politiche non cesseranno ed il gas continuerà a scorrere. Il Presidente statunitense Donald Trump, durante la sua visita in Polonia del sei luglio, ha offerto all’Europa il gas americano, anche se la geografia, i contratti siglati e i gasdotti esistenti rendono la proposta nient’altro che una trovata politica, almeno nel futuro prossimo.

La Francia sta considerando di bandire tutti i veicoli a combustibile fossile per il 2040, e la Volvo sta pianificando il lancio di un’intera flotta di veicoli completamente elettrici per il 2019, tuttavia la dura memoria dei freddi inverni del 2006 e del 2009 serve da severa promemoria di una dipendenza veramente ossessiva. Nel frattempo la Francia, la Germania, l’Italia, la Scozia ed alcune altre aree europee hanno bandito la fratturazione idraulica per l’estrazione del gas scisto. Il futuro può aspettare: il presente è il gas di Putin.

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