Lo studio, realizzato per la La Stampa dal team Catchy specializzato in Big Data Analysis, racconta con quali hashtag è stata divulgata la notizia su Twitter dai principali influencer e come questi stessi hashtag sono stati ripresi dai follower della rete.

Modalità di costruzione del grafico e trattamento dati  

La colonna centrale è la lista degli hashtag più usati. I dati sono stati estratti secondo la query di ricerca sul hashtag e termini: carnerossa, carne ...
Per ogni hashtag (ad esempio #carnerossa) sono stati estratti due gruppi di utenti:
- la classifica dei 50 utenti che hanno scritto più tweet con l’hashtag che chiameremo writers;
- i 50 utenti con più follower che hanno usato l’hashtag che chiameremo influencers.

Nel gruppo degli utenti: se l'utente @abcd ha scritto 5000 tweet usando #carnerossa e diventa il primo classificato del gruppo dei writers, lo scrittore più prolifico.  
Nel gruppo degli influencer, se @skytg24 scrive un singolo post con #carnerossa ma ha più follower degli altri account viene posto in cima alla lista.
A termine dell'elaborazione vengono calcolate le due top 50 globali (influencers e writers):
- la colonna di sinistra dove sono inseriti gli influencer
- la colonna di destra dove sono inseriti i writers
Queste sono le top 50 globali, che aggregano tutti gli hashtag. 

 Le connessioni tra le colonne indicano quali hastag sono stati usati da follower e influencer. È possibile che un hashtag non abbia alcuna connessione perché nessun dei suoi utenti è rientrato nelle top 50 globali di writers o influencers.

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Su Twitter più stupore che paura dopo l’allarme dell’Oms sulla carne rossa

La scelta della Organizzazione Mondiale Sanità di stabilire un legame tra carni trattate, insaccati e cancro ha fatto discutere il web in Italia, ma con reazioni -come mostrano i nostri grafici che linkano hashtags e influencer, con reazioni molto più stizzite che impaurite. La notizia è stata accolta come un attacco alla nostra alimentazione, una critica al modo di vivere italiano, più che una diagnosi negativa e angosciante. Gli hashtag ironici dominano su quelli scientifici, e la rete ha solo in parte analizzato i parere autorevoli, per esempio quello del professor Veronesi, contrario alla carne rossa e agli insaccati. Anche nella nuvola degli hashtag, “cancro” cede la ribalta a “carne” e “carnerossa”, con un’opinione pubblica italiana che non sembra volere perora rinunciare a prosciutto e salame e in tal senso, con ironia o senza, così si esprime, in linea con gli infuencers, stavolta. 

La carne è sulla bocca di tutti. Non letteralmente, ma tramite i cinguettii più famosi di internet. La correlazione fra carni rosse e tumori continua a essere al centro delle discussioni su Twitter, dopo che l’Oms ha inserito carne rossa e carne lavorata fra gli alimenti che possono provocare lo sviluppo di tumori. Monitorando quasi 13mila tweet, fra le 9.55 e le 16.00 di oggi, emerge che nel social media da 140 caratteri l’hashtag prevalente è #CarneRossa. Utilizzato indistintamente dagli influencer, in prevalenza le testate giornalistiche, nella parte di sinistra, e dai writer, nella parte destra, ovvero chi ha più volte utilizzato questo hashtag. Ma non c’è, almeno in base ai tweet, l’evidenza di un collegamento fra cancro e carne di manzo, o maiale. E nemmeno nella realtà.

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