Per capire, al vertice odierno di Helsinki, di che umore politico sarà il presidente russo Vladimir Vladimirovich Putin nell’incontrare il presidente americano Donald Trump, mettete mano al cronometro. Quando Putin ruppe con il presidente democratico Barack Obama, al G20 di Los Cabos, in Messico, 2012, infranse il protocollo diplomatico e si fece aspettare per tre quarti d’ora. Un anno dopo, in Russia, il segretario di stato Kerry subì l’umiliazione del ritardo che snobba, cara a Castro e Ghe... continua la lettura su La Stampa!