«Un vento sovrannaturale cominciò a soffiare, quando la Torre era già così alta che non se ne vedeva la cima. Era un vento che non somigliava a nessun altro e voleva soltanto distruggere. Quando i mattoni, che i costruttori avevano siglato con i loro nomi, uno per uno, cominciarono a precipitare, gli uomini si accorsero che non si capivano più fra loro»: così, in uno dei passaggi nodali del suo nuovo lavoro Il libro di tutti i libri (Adelphi, pp...continua la lettura su La Stampa!
Alla ricerca del sacro perduto: come si vive in un mondo che l’ha sostituito con il sapere digitale
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Con “il libro di tutti i libri” Roberto Calasso ripropone il dilemma al centro della sua opera
Riotta_
27 ott, 2019
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