Se anche voi, come me, zoppicavate in matematica a scuola, preferendo la lettura della Gazzetta dello Sport a integrali e derivate, magari resisterete a prima vista all’idea della formula che possa spiegare perché l’Italia di Prandelli le ha suonate, eccome, all’Inghilterra di Hodgson. Invece i Big Data, l’analisi di ogni passaggio, tiro, tackle, assist, dribbling e gol nella carriera di un giocatore diventa, nello sport professionistico, metodo sempre più preciso per scegliere strategie in campo...

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