Il ministro Carlo Calenda, padrone di casa del G7 Energia a Roma, minimizza con diplomazia la mancata approvazione di un documento comune sui cambi climatici, addossandola alla «revisione» che il presidente Donald Trump ha in corso sulla politica energetica. Non poteva che andar così, se la delegazione Usa avesse voltato pagina, schierandosi contro il riscaldamento del pianeta e per gli accordi di Parigi, per la base trumpiana sarebbe stato troppo. In una settimana ha ingoiato la cacciata del l...

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