L’inaugurazione di The Floating Piers ha calamitato l’attenzione del Paese e non solo: tutto il mondo guarda all’installazione realizzata sul Lago di Iseo dall’artista Christo. La domanda che in molti si pongono è: l’interesse è tutto per l’installazione o si guarda con anche alle bellezze in cui l’opera è immersa? Le risposte possono essere cercate dove si è concentrato l’interesse mediatico sulla discussa opera d’arte: su Twitter, in cui testate, influencer e semplici utenti hanno pubblicato idee e opinioni usando hashtag ufficiali e non.

 
Gli hashtag più popolari nelle conversazioni sull’installazione e sul suo autore sono #thefloatingpiers - la sua variante #floatingpiers - e #christo: solo nei primi dieci giorni di apertura dell’opera al pubblico, questi hashtag sono stati usati più di 25.000 volte.

 

 

Pareri di esperti e rumors

Le ragioni di tanta popolarità sono positive e negative: a chi ne apprezza il valore artistico e le possibili ricadute positive sul territorio, si affiancano i numerosi detrattori. Piero Angela afferma che l’opera “richiama l’attenzione al bello e a paesaggi che anche chi li abitava non vedeva più”.

 

 

Tra le personalità che si sono schierate contro l’opera c’è il celebre storico dell’arte Philippe Daverio, che durante un’intervista a Bergamonews ha definito l’opera “un’attrazione, un’alternativa alle sagre di paese, quelle con la tenda e l’attrazione della donna cannone”. Che gli hashtag #arte e #art non siano stati usati che circa un migliaio di volte in relazione all’opera non sembra smentire l’opinione dello scrittore sul tipo di valenza dell’opera.

A fare scalpore anche le parole forti twittate da Vittorio Sgarbi: “#TheFloatingPiers L'opera di Christo è una passerella verso il nulla.(...)” Alla questione sul valore artistico dell’opera, quindi, si affiancano anche discussioni sull’effettiva capacità dell’installazione galleggiante di fungere da volano per un duraturo aumento del turismo nel territorio.

 

Gli hashtag legati al territorio

 Gli hashtag legati al territorio certo non mancano nelle conversazioni Twitter: molti sono legati al lago di Iseo, sulle cui acque galleggia la passerella - #iseo,#lagodiseo, #iseolake, #lakeiseo, #lagoiseo -, altri hashtag sono relativi alle piccole località del territorio - quali #sulzano, #montisola, e #brescia -, altri ancora più ampi - #inlomardia, #italy, #italie. Tutti questi hashtag, però, sono stai usati nel complesso poco più di 6.000 volte, quindi circa la metà degli utilizzi fatti del solo hashtag #christo. Questo lascia intuire come l’attenzione sia maggiormente focalizzata sull’opera d’arte e sul suo autore, anzi che sul territorio in  cui l’installazione si innesta e per la cui crescita turistica dovrebbe fungere da traino. 

 

 

Influencer e hashtag

Anche gli utenti che usano le diverse tipologie di hashtag sono differenti. Gli hashtag legati all’opera d’arte e all’autore - #thefloatingpiers, #floatingpiers e #christo - hanno una diffusione omogenea e sono i preferiti sia di testate giornalistiche ed emittenti radiofoniche, sia di utenti comuni. Tra gli utilizzatori ci sono testate giornalistiche e riviste - @repubblicait, @Gazzetta_it, @Corriereit, @la_stampa-, emittenti televisive e radiofoniche - @SkyTG24, @Rainews, MediasetTgcom24 - anche a livello internazionale - @LeFigaro, @Telegraph, @VogueParis. Gli hashtag legati al territorio sono invece usati poco da influencer a livello nazionale e internazionale, mentre sono utilizzati da account di promozione territoriale a livello regionale e locale - @inlombardia, @lombardiaonline, @visitlakeideo - nonché da account dedicati esclusivamente all’opera - @tuttisulponte - e da semplici utenti.

 

L’andamento dell’interesse

 Il maggiore livello di interesse scatenato da The Floating Piers coincide con il giorno dell’inaugurazione dell’installazione, durante cui c’è stato il picco dell’utilizzo degli hashtag ufficiali. L’hashtag #thefloatingpiers è stato quello complessivamente più usato, ma è #christo a superare tutti gli altri hashtag dal secondo giorno di apertura in poi. Che l’autore si sia rivelato più carismatico della sua stessa opera d’arte?

Il confronto tra l’utilizzo degli hashtag sull’opera e sull’artista e degli hashtag legati al territorio fa intuire invece che, se l’obiettivo dell’installazione era quello di attirare l’attenzione sulle località turistiche, qualcosa non è andato come doveva.

 

Territorio e opera d’arte

“Ascoltando” le conversazioni Twitter dedicate al territorio interessato dall’installazione, emergono ancora e prepotentemente gli hashtag legati all’opera d’arte. Anche nelle conversazioni sul territorio, quindi, gli hashtag #thefloatingpiers, #floatingpiers e #christo sono dominanti rispetto a quelli di promozione e lancio delle località.

Per ora, quindi, non è ancora possibile scartare la possibilità che la realizzazione di The Floating Piers, più che portare allo sviluppo delle destinazioni turistiche, possa condurre a una “cannibalizzazione” dell’attrazione nei confronti del territorio.