In Francia tanti sfilano compatti e commoventi contro il XXI secolo contro lo Spirito del Tempo. Pensano a Gavroche alla Comune al 1968 ma i tempi parlano di digitale di robotica di Asia. Difendono romantici un lavoro che non esiste più non perché rubato da occhiuti padroni col cilindro e il sigarone come nelle caricature di Grosz ma perché eliso da un modo di produzione tecnologico che il vecchio Marx avrebbe studiato ma di cui i suoi tardi scolari deprecano gli esiti senza analizzarne le contraddizioni. L'esito delle marce, la sconfitta bruciante, è scontato. Si può battere un governo, peraltro mediocre come quello del presidente Hollande, ma nessuno può nulla contro il futuro. Chi avesse davvero a cuore il lavoro di operai e studenti dovrebbe creare le condizioni per i nuovo lavori, leggere Moretti o Alec Ross ma troppo faticoso. Non è meglio sfilare in corteo, lamentando la fine del Novecento e illudersi di fermare la Storia? Intanto la disoccupazione cresce in Europa ma che importa? La lotta continua no?