Nell'intervista al portale di News di Tiscali.it Gianni Riotta spiega i veri motivi dietro la decisione del Senato di approvare nuove sanzioni contro Putin nonostante la contrarietà di Trump.

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"Questa è una seconda guerra fredda”. Non ha dubbi Gianni Riotta commentando con Tiscali.it gli ultimi episodi dello scontro tra Stati Uniti e Russia. Il Senato americano nonostante la contrarietà del presidente Trump ha approvato nuove sanzioni contro Mosca, Putin per ritorsione ha annunciato l'espulsione di 755 diplomatici di Washington. E questi sono solamente gli ultimi episodi di uno scontro che ha coinvolto anche l'amministrazione Obama.

Quello tra Trump e Putin è un amore impossibile  

“Rispetto al passato – spiega Riotta – sono ovviamente cambiante tante cose ma non ci sono dubbi sul fatto che stiamo assistendo ad una nuova guerra fredda. La prima differenza è che Trump non voleva essere nemico della Russia ma suo amico. E anche Putin voleva ricambiare l'amicizia. Ma ci sono troppi interessi in giro che ostacolano questo flirt. Tutti quelli che all’inizio dell’anno si aspettavano la grande intesa tra Washington e Mosca adesso scoprono che la realtà è più complicata”.

Dietro la nuova guerra fredda non solo interessi economici  

Ma quali sono gli interessi economici che contrappongono le due super potenze? “Uno dei grandi problemi degli europei  - prosegue il noto giornalista – è quello di pensare che dietro le guerre ci siano solamente degli interessi. A voce invece ci sono anche strategie. Una parte del partito Repubblicano (lo stesso partito di Donald Trump ndr) non vuole che la Russia violi le norme internazionali in modo così evidente come sta facendo”.

Putin sta facendo cose che neanche la Russia comunista aveva osato fare 

Quali sono le violazioni russe che non piacciono agli americani? Prima di elencarle Riotta fa una breve premessa storica. “Neanche durante la guerra fredda sotto la guida di Stalin, Chruscev e Breznev la Russia ha mai violato i confini europei. E' vero che ci sono state le invasioni dell'Ungheria nel 1956 e della Cecoslovacchia nel 1968 ma si trattava di paesi che facevano parte della loro sfera di influenza. Putin invece si è preso pezzi di Giorgia, Ucraina e l'intera Crimea. Mosca afferma che sono stati loro a regalarla a Kiev ma è anche vero che l'Italia ha ceduto Nizza alla Francia ma oggi a nessuno verrebbe in mente di riprendersela”.