Quando si parla di Brasile si finisce sempre lì, alla saudade, alla bellissima malinconia di qualcosa di bello che si è visto e vissuto. Giornata dopo giornata, le Olimpiadi di Rio ci hanno tenuto attaccati alla televisione, le abbiamo commentate con i nostri amici e abbiamo tifato sui nostri social in un coro unico dal colore azzurro. Così come accadde a Londra 2012, sono 28 le medaglie che l’Italia ha conquistato, con grinta e determinazione. Un peccato i 10 quarti posti che hanno lasciato un vuoto nel nostro medagliere che avrebbe potuto arricchirsi. Ma, a dire la verità, tutti i 28 riconoscimenti contengono storie e soprattutto esempi per tutti noi.

Tra le medaglie più significative per noi italiani non si possono dimenticare l’argento e il bronzo di Tania Cagnotto che ha detto così “addio” ai tuffi. E ancora l’argento di Elisa Di Francisca nel fioretto femminile, che - facendosi fotografare con la bandiera blu dell’Unione Europea - ha lanciato un messaggio per nulla scontato, anzi: “C’è meno Europa di prima, ma possiamo convivere tutti insieme con amore. Non c’è un messaggio politico, ma solo di coscienza: vogliono che abbiamo paura uno dell’altro, noi invece dobbiamo rispondere con l’amore”.

Ma non è tutto. Il medagliere italiano contiene alcune storie fatte di sofferenza e rinascita, come quella di Daniele Lupo, argento nel beach volley insieme a Paolo Nicolai. Lupo ha sconfitto solo diciotto mesi fa un tumore, dimostrando che si può combattere. Che ne vale la pena.

Infine Elia Viviani, oro nel ciclismo su pista. La sua caduta durante la gara ha tenuto tutti attaccati al televisore. Ma colpo di scena: si rialza e vince. Lo spirito italiano continua a vivere. E, quando ci si mette, stupisce tutti. Come ha dichiarato il presidente del Coni Malagò: “Una cosa meravigliosa, una sofferenza indescrivibile. Ha dominato per due giorni e quando è caduto il cuore ci è saltato in gola… un successo così è ancora più bello”.

Il medagliere italiano di Rio 2016

28 medaglie dunque. Lo stesso numero conquistato nella scorsa edizione di Londra. 8 d’oro, 12 di argento e 8 di bronzo, che fanno salire a 578 il numero totale di medaglie vinte dall’Italia nel corso delle varie edizioni dei Giochi moderni. 578 occasioni che hanno visto gli atleti italiani salire sul podio.

La prima medaglia d’oro è arrivata già il 7 agosto con la performance di Fabio Basile nello Judo, che ha regalato all’Italia la sua duecentesima medaglia d’oro alle Olimpiadi. Una posizione di tutto rispetto.

Il Tiro è lo sport in cui gli italiani, è proprio il caso di dirlo, hanno lasciato di più il segno. Tra Tiro a Segno e Tiro a Volo i nostri atleti hanno portato a casa ben 7 medaglie, 4 d’oro e 3 di argento nelle varie categorie. Niente male anche per la Scherma, con l’oro portato a casa da Daniele Garozzo nel fioretto individuale maschile e i tre argenti conquistati nelle altre specialità. 4 sono le medaglie per il Nuoto: l’oro di Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero, l’argento di Rachele Bruni nel Nuoto di Fondo e i due bronzi conquistati da Gabriele Detti. Ciclismo, Canottaggio, Tuffi e Pallanuoto hanno conquistato due medaglie ciascuno. Una sola medaglia infine per Lotta, Pallavolo, Judo e Beach Volley.

A chiudere il bottino di medaglie sono stati l’argento e il bronzo vinti proprio l’ultimo giorno dei Giochi. Innanzitutto l’argento vinto dalla squadra di Pallavolo maschile nella finale con la squadra brasiliana. Un argento che ha lasciato un po’ di amaro in bocca dopo l’emozionante semifinale ma che ha tenuto gli italiani incollati alla Tv per tifare per la squadra nazionale di volley. Infine il bronzo conquistato da Frank Chamizo nella lotta, che ha garantito all’Italia il terzo gradino del podio.

Il medagliere italiano delle Olimpiadi moderne

Le medaglie conquistate a Rio si aggiungono al già corposo medagliere italiano, portando a 207 il totale delle medaglie d’oro, a 178 quelle d’argento e a 193 quelle di bronzo. 

Storicamente la categoria che ha dato maggiori soddisfazioni all’Italia è quella della Scherma, che tra Fioretto, Sciabola, Spada, competizioni individuali e competizioni di squadra, ha portato un consistente numero di medaglie tra il 1900 e il 2016. Anche gli sport da combattimento quali Boxe, Lotta e Arti marziali hanno dato grandi soddisfazioni. Ciclismo e Atletica, inoltre, hanno assicurato un bottino di medaglie abbastanza costante nel tempo, con numeri consistenti durante alcune edizioni, come le Olimpiadi di Los Angeles del 1984.

Dal grafico è possibile anche notare come sia cambiato negli anni il ventaglio delle discipline con dignità olimpica. Fino alla edizione del 1948, infatti, si aggiungono alle medaglie conquistate negli sport tradizionali anche quelle per le discipline artistiche. Pittura, scultura, letteratura erano oggetto di vere e proprie competizioni che si disputavano nel corso dei Giochi alla stregua degli altri sport. E l’Italia, come viene facile intuire, conseguì in queste discipline diverse medaglie tra il 1912 ed il 1948. Gli ori in Pittura e in Musica del 1912 si affiancano a quelli in Letteratura del 1920 e 1948, e a quello in Scultura delle Olimpiadi di Berlino del 1936, anno in cui l’Italia conquistò anche la medaglia d’argento in Poesia.

Spulciando tra le singole medaglie, collezionate in più di un secolo di partecipazione ai Giochi, è possibile individuare i nomi degli atleti che hanno salito i gradini del podio nelle varie edizioni. Si scorre tra nomi noti e nomi ormai sconosciuti, ma che hanno lasciato la propria traccia contribuendo ad incrementare il medagliere nazionale: dagli ori di Pietro Mennea e Sara Simeoni alle Olimpiadi di Mosca del 1980 a quello di Yuri Chechi nel 1996 ad Atlanta; da quello conquistato nel 2008 da Federica Pellegrini alle medaglie vinte nei vari sport a squadra nelle edizioni recenti e meno recenti.

Le Olimpiadi viste dai social

I social dicono molto più di quanto si riesca a leggere con occhio superficiale. Attraverso una analisi dei dati di Twitter è possibile, infatti, ottenere informazioni circa la provenienza dei tifosi che hanno assistito alle competizioni. A mostrarcelo è l’analisi di tutti i tweet postati nei giorni delle Olimpiadi nelle aree dove si sono svolte le gare.

A farla da padrone è, com’era facile immaginare, il Brasile. È naturale in queste competizioni internazionali che la gran parte del pubblico sia dello stesso paese ospitante, e per le Olimpiadi il 64,5% dei tifosi attivi su Twitter nelle aree degli impianti sportivi era brasiliano. E gli altri? Sono gli Stati Uniti il paese con più presenze dopo quello ospitante. L’8,4% delle conversazioni postate nelle aree dei Giochi proveniva infatti da utenti degli USA. A seguire il Giappone con il 3%, la Francia con il 2,5% e la Spagna con il 2%. Solo l’1% degli utenti Twitter presenti era invece italiano.

Ma quali sono stati gli sport più seguiti su Twitter durante queste Olimpiadi? Analizzando gli hashtag collegati alle Olimpiadi, e messi in relazione con quelli riferibili ai vari sport e alle varie discipline, lo sport che ha catalizzato la maggior parte dei post su Twitter è stato il calcio, con il 27,3% dei post analizzati. A seguire il canottaggio, con l’11,53%, l’Atletica con il 10,8%, la Pallavolo con il 7,5 e il Basket con il 4,8.  

Se al posto della singola disciplina si considerano invece le coppie di sport più seguite dal pubblico, si nota che gli utenti hanno scelto di assistere prevalentemente a una partita di calcio e alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi. Le cerimonie di apertura e chiusura, infatti, sono stati eventi molto partecipati. A seguire l’abbinamento tra partita di Calcio e competizione di Atletica, dunque tra Calcio e Pallavolo.

(Elaborazioni dati e grafiche a cura di Catchy, in collaborazione con Alkemy Lab, DtoK Lab e Kode Solutions)