C'è un gesto classico dell’aplomb palermitano di un tempo, quel mondo colto e riservato che data dal Circolo Matematico di Giovanni Guccia, a Lampedusa e Sciascia, fino al fotografo Enzo Sellerio, che il grande critico americano Harold Bloom, appena scomparso, considerava “il maggior intellettuale d’Italia”. È un modo cortese di alzare appena la mano, per intervenire in una accesa conversazione, rimarcando che non si vuol interrompere nessuno, ma che il proprio turno è arrivato. Continua la lettura su La Stampa!