C'è un gesto classico dell’aplomb palermitano di un tempo, quel mondo colto e riservato che data dal Circolo Matematico di Giovanni Guccia, a Lampedusa e Sciascia, fino al fotografo Enzo Sellerio, che il grande critico americano Harold Bloom, appena scomparso, considerava “il maggior intellettuale d’Italia”. È un modo cortese di alzare appena la mano, per intervenire in una accesa conversazione, rimarcando che non si vuol interrompere nessuno, ma che il proprio turno è arrivato. Continua la lettura su La Stampa!
Quell’eleganza nel gesto di Mattarella. Una mano alzata per dire stop al monologo
Dall'archivio La Stampa
Così il nostro Presidente è riuscito dove altri hanno sempre fallito: farsi rispettare, evitando incidenti diplomatici
Riotta_
17 ott, 2019
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