Il 2015 appena iniziato è l’anno del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella I Guerra mondiale. Il paese entrò nel conflitto già iniziato dall’estate precedente, quando in Europa si contavano già diversi fronti di guerra e chilometri di trincee.

Tra le trincee belga, in cui si contrapponevano soldati britannici e tedeschi, si svolse un singolare episodio proprio ai giorni attorno al Natale del 1914.

L’evento è da sempre al centro di rievocazioni, libri, film, ma quest’anno ha avuto una risonanza davvero particolare. Il merito di ciò non è da attribuire solo al centenario della ricorrenza ma (si potrebbe dire soprattutto) a una pubblicità televisiva inglese. Uno spot realizzato da una catena di supermercati, che però è riuscito a portare all’attenzione del grande pubblico un pezzo di storia. Più di quanto potrebbe fare un libro, più di quanto potrebbe fare anche un film.

Non sono mancate le critiche di chi ha giudicato il tema inadatto per una pubblicità, nonostante ciò lo spot ha ottenuto il patrocinio della Royal British Legion, l’associazione che raccoglie i veterani inglesi cui sarà devoluta in beneficienza una percentuale delle vendite.

Certo non bisogna credere che quegli eventi fossero all’ordine del giorno. Si trattò di fatti sporadici, anche se non rarissimi, nati spontaneamente tra i gruppi di soldati che, seppure appartenenti a fronti opposti, avevano in realtà più cose in comune di quanto si possa pensare.

Nonostante l’atmosfera di guerra, già dalla vigilia di Natale dalle trincee iniziarono a diffondersi canti tradizionali. Comparvero anche delle luci, insieme a rudimentali decorazioni e cartelli di auguri.

La “terra di nessuno”, quello spazio recintato da filo spinato che separa le rispettive trincee, si trasformò lentamente in un luogo di incontro. Vinte le prime diffidenze i soldati uscirono dai fossati e andarono incontro ai nemici. Scambi di cibo, piccoli doni, strette di mano, perfino una improvvisata partita a palla. Fu inoltre l’occasione per tenere delle brevi cerimonie religiose e seppellire i caduti dei due schieramenti con il dovuto raccoglimento. Fatti del genere si verificarono anche nei giorni successivi.

Questi episodi, che l’espressione “Tregua di Natale” raggruppa quasi si trattasse di una sorta di leggenda, non furono graditi dalle autorità militare ma ebbero comunque una certa eco sulla stampa nelle prime settimane di gennaio del 1915. È possibile trovarne traccia soprattutto nelle testate americane e inglesi dell’epoca.

Le feste sono agli sgoccioli e il 2015 vedrà in Italia tutta una serie di iniziative per commemorare l’anniversario. Non è male dunque iniziare con il ricordo di un momento di fratellanza avvenuto nel più ampio contesto di quella “inutile strage” che fu la I Guerra mondiale.