Quanto sembra lontano il 2010, quando la Russia di Vladimir Vladimirovich Putin vinse la chance di organizzare il Mondiale di calcio 2018. Il presidente Obama voleva buoni rapporti con Mosca, il premier inglese Cameron non accusava la Federazione russa di mazzette illecite per strappare il Mondiale a Londra, la guerra in Ucraina e l’occupazione della Crimea non isolavano il Paese con severe sanzioni economiche. Né a Salisbury era stato avvelenato da sostanze chimiche di uso milit...continua la lettura su La Stampa!