Il Premio Strega, il riconoscimento attribuito alla migliore opera letteraria italiana, torna nella storica cornice del Ninfeo di Villa Giulia. Sinonimo di qualità e cultura, gli autori e i libri premiati raccontano l’evoluzione dello stile e della letteratura italiana, patrimonio della società contemporanea.

In questa settantunesima edizione trionfa Paolo Cognetti, con l’opera “Le otto montagne” edita da Einaudi. Alla proclamazione da parte di Edoardo Albinati, vincitore della scorsa edizione e presidente della giuria, sono seguite le foto e i discorsi di rito. Tra i finalisti di quest’anno troviamo anche Alberto Rollo (Un’educazione milanese, Manni), Teresa Ciabatti (La più amata, Mondadori), Wanda Marasco (La compagnia delle anime finte, Neri Pozza) e Matteo Nucci (È giusto obbedire alla notte, Ponte Alle Grazie).

Nei giorni immediatamente precedenti, motori di ricerca e social network hanno visto l’opinione pubblica sempre più partecipe al dibattito e alle attese.

L’analisi, condotta tramite Google Trends e relativa agli ultimi sette giorni precedenti il 6 Luglio, evidenzia l’interesse verso il vincitore di questa edizione ma anche verso Teresa Ciabatti, da molti indicata come favorita. I picchi, inoltre, coincidono con le apparizioni in programmi televisivi e in occasione delle presentazioni ufficiali delle opere finaliste.

Anche nei post su Instagram e su Twitter scambiati nelle ultime due settimane, gli hashtag legati allo Strega hanno evidenziato il favore dei lettori verso i loro scrittori preferiti.

La presenza di #libri, in particolare, induce alla riflessione circa il ruolo dei social network nel saper coinvolgere la passione degli utenti per la letteratura.

L’hashtag #premiostrega, il più diffuso su entrambi i social, risulta essere tra i più citati anche dagli Istituti Italiani di Cultura all’estero, dove si sono registrate iniziative e conferenze a promozione dell’evento, come a Madrid dove, negli ultimi giorni, si è svolta la presentazione degli Autori e dei libri finalisti.

Il sistema di voto, ieri come oggi, raccoglie infatti una platea numerosa. Quest’anno oltre ai tradizionali 400 Amici della Domenica e ai 40 lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti italiane, si devono considerare 220 voti collettivi espressi da biblioteche, università e istituti scolastici, senza dimenticare studiosi, traduttori e intellettuali.

La proclamazione del vincitore rappresenta anche un importante successo per le case editrici. Uno studio pubblicato nel 2013 sul Journal Of Cultural Economics da Michela Ponzo e Vincenzo Scoppa dal titolo “Experts’ awards and economic success: evidence from an Italian literary prize”, sottolinea come la vittoria dello Strega comporterebbe un aumento delle vendite del 500%. L’ampiezza di tali cifre giustifica l’attenzione dei professionisti intervenuti.

La classifica vede primeggiare Mondadori mentre al secondo posto si posiziona Einaudi, che quest’anno con la vittoria dell’opera di Cognetti raggiunge quota quattordici libri premiati.

Nell’attesa giornata del 6 luglio, tra i social network sui quali si è discusso del Premio si è distinto Twitter. Già dal pomeriggio l’hashtag #strega17 era entrato nella trending topic, e le discussioni sono aumentate con l’avvicinarsi dell’evento.

L’hashtag #Cognetti registra un incremento quando, dopo il conteggio dei primi cento voti, iniziava a profilarsi la vittoria. #Stregaoff, invece, è l’hashtag scelto per l’appuntamento parallelo alla premiazione ufficiale, nato dalla volontà di raccontare la serata in modo più spontaneo e diretto. Una vera e propria festa nei Giardini del Monk di Roma, dove si sono susseguiti reading da parte di esperti e appassionati.

A partire dalle 23, la diretta di #Rai3 condotta dalla giornalista Eva Giovannini e dal critico d’arte Philippe Daverio hanno guidato il pubblico verso l’annuncio del vincitore. Le interviste agli autori della Cinquina finale hanno scandito i minuti precedenti l’annuncio, mentre i voti venivano scrutinati per essere poi elencati sulla celebre lavagna che da settant'anni è tra i vari simboli del Premio Strega.

La serata si è quindi conclusa confermando le aspettative e la bellezza del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a testimonianza della qualità e del prestigio dello Strega. L’età del vincitore, 39 anni, è segno che una nuova generazione di scrittori e scrittrici sta dando il meglio di sé ed è pronta a raccogliere la sfida delle prossime edizioni.

Narrativa, elaborazioni bigdata e grafiche Catchy a cura di Luca Tacchetti, Lorenzo Coscarella e Nicola Piras realizzate nell’ambito del progetto DEEP di Alkemy Lab