Nel 1941 – scrive la studiosa Alberta Wohlstetter nel saggio Pearl Harbor, warning and decision, capolavoro di storia dell’intelligence – gli Stati Uniti ricevevano costanti informazioni dal Giappone e dalle ambasciate su un imminente attacco di Tokyo. Le Filippine, controllate dal generale MacArthur, erano sotto tiro secondo le informazioni in codice Magic, che gli americani decrittavano dai messaggi segreti giapponesi, come pure la Siberia, per accerchiare a Nord Stalin. Il piano più ambizioso...

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