«Il nostro futuro», di Alec Ross  

Studioso della nuova economia, inventore della politica digitale che ha eletto Barack Obama nel 2008, poi consulente di Hillary Clinton, Alec Ross ha scritto un libro per chiarirci le idee tra bene e male del prossima fase economica. Mentre tecno-ottimisti come Elon Musk son persuasi che da Silicon Valley verrà un’era di latte e miele, e tecno-pessimisti come il Nobel Stiglitz, temono che i robot distruggano il lavoro, Ross prova a aprire una prospettiva realistica. Tecnologia e le nuove culture offrono sì all’umanità un progresso mai disponibile nel passato, ma globalizzazione e automazione, con il ristagno della produttività, eliminano occupazione per la classe operaia e il ceto medio diffondendo scontento e rancore. La risposta, secondo Ross, non è la paura europea della tecnologia (no ogm, tasse a Google) o il protezionismo di Trump e Sanders, ma un raziocinante equilibrio politica-aziende-ricerca perché il digitale non distrugga il sociale. 

Feltrinelli, pp. 341, € 19,50

 

«La mia vita, la mia storia», di Hillary Rodham Clinton  

Figlia di un repubblicano, già fan del senatore reazionario Goldwater, Hillary Clinton diventa democratica al college, studia legge a Yale, conosce Bill Clinton che sposa e segue in Arkansas dove sarà First Lady locale. L’autobiografia della favorita alla Casa Bianca 2016, completata dal volume Scelte difficili che ricostruisce gli anni da Segretario di Stato con Obama, ricostruisce la personalità di una donna che dalla vita ha avuto guai e gioie, sempre in mondovisione e che, fuori dalla maschera pubblica, forse nessuno davvero conosce. 

Sperling & Kupfer, pp. XII-663, € 12,50  

 

«Pensa in grande e manda tutti al diavolo», di Donald Trump  

Con un milione di dollari prestito dal padre a Queens, New York, Donald Trump crea un business da gioco di specchi, bancarotta, debiti non pagati, tasse sottratte all’erario. Nell’era dello show politico la sua zazzera arancione, la boria da gradasso, incrociano la rivolta populista Tea Party degli elettori maschi bianchi e aprono una stagione che riporta all’America ai toni xenofobi di Lindbergh e del sacerdote antisemita Coughlin. Tra casino, tre mogli, modelle, accuse di molestie sessuali, Trump, il palazzinaro petulante, assurge a leader del già venerabile Gop repubblicano. 

Rizzoli-Etas, pp. 288, € 20  

 

«Un outsider alla Casa Bianca», di Bernie Sanders e Huck Gautman  

L’Europa ignora la storia della sinistra Usa. La guerra agli emigranti, con il divieto di ingresso ai cinesi nel 1882, non fu condotta dai capitalisti, ma da sindacati che temevano per l’occupazione. Il Partito comunista Usa aveva, negli anni ‘30, migliaia di iscritti ad Harlem e il sindacato Iww guidava scioperi ovunque. Di questa tradizione, protezionista, pro tasse, spesa pubblica e welfare, si è fatto interprete il senatore del Vermont Sanders, unico socialista al Congresso, che ha guidato da sinistra lo scontento che, a destra, ha premiato Trump. 

Jaca Book, pp. 282, € 18   

 

«La fine del potere», di Moisés Naím  

Un blogger mette in crisi una multinazionale, un palazzinaro senza esperienza politica arriva a un passo dalla Casa Bianca, un papa che non ama la pompa della Curia accende la Chiesa, start up sconosciute eliminano mestieri antichi. Moises Naim, ex direttore di Foreign Policy, parla della dissoluzione del potere nel nostro mondo, con il dominio assoluto del passato a cedere il campo a una rete effimera, impossibile da governare. La corsa di Trump e le difficoltà che, se eletta, incontrerà la Clinton, sono legate a questa ragnatela che invischia governi, aziende, il Potere di un tempo. 

Mondadori, pp. 394, € 20  

 

«Il ricercato», di Lee Child  

Tanti romanzi provano a ridarci il clima furente, diviso in tribù, in piena Kulturkampf, guerra culturale dell’America oggi. Foer, Franzen, Lish, De Lillo, McCarthy sono diaristi rigorosi di una stagione infelice. Eppure è un autore inglese, Lee Child, pseudonimo di Jim Grant, con i thriller della serie di Jack Reacher a cogliere l’alienazione, il senso di vuoto, l’impotenza furente di una nazione già superpotenza. Reacher, ex maggiore dell’esercito, gira per gli Usa cercando di imporre giustizia contro un potere nascosto, anarchico, solo, ultimo cowboy senza telefonino e carte di credito in tasca. 

Longanesi, pp. 400, € 17,60   

 

«The Rise and Fall of American Growth», di Robert Gordon  

In 784 pagine Gordon argomenta per l’America un paradigma valido anche da noi. La rivoluzione 1870-1970 ha prodotto elettricità, sanità, trasporti, comunicazioni creando crescita senza pari nella storia e benessere per il ceto medio. Gordon teme che il secolo dell’oro sia una parentesi, chiuso da calo della produttività, mercato globale, automazione. Delusi e spaventati dall’emigrazione, gli elettori si volgono a nazionalismo e protezionismo, idee che nutrono Trump e Sanders e, se Clinton arrivasse alla Casa Bianca, proveranno a farne naufragare le riforme. Da tradurre subito. 

Princeton University Press  

 

«Misinformation», di Walter Quattrociocchi e Antonella Vicini  

Quattrociocchi, docente all’Imt di Lucca, è stato uno dei pionieri, con Farida Vis, degli studi sulla disinformazione online, fenomeno dilagante per cui trumpisti e clintoniani credono solo ai loro siti, sordi a critiche e dubbi. Ogni fola (Quattrociocchi studiò quella del falso senatore Cirenga, che ancora circola sul web), è bevuta. Obama musulmano e nato in Africa, Hillary assassina dell’amico Foster, il padre del senatore Cruz, rivale di Trump, complice di Oswald killer di Kennedy: alle corde i media tradizionali queste leggende orientano, ahinoi, il voto 2016. 

Franco Angeli, pp. 148, € 19