Le Hashflags Tweet alla Coppa del Mondo 2014, simpatiche bandierine delle squadra in lizza ottenute facendo seguire le iniziali del paese al segno #, hanno scatenato 11 milioni di tweet, passando presto però dallo sport alla conversazione politica e sociale. Le bandierine nate per i tifosi sventolano infatti ora anche per la POLITICA, per la denuncia di violazioni di DIRITTI UMANI  o per segnalare EMERGENZE e ALLARMI che rischiavano altrimenti la sordina. Non solo tifo per la propria Nazionale dunque, ma tweet a proposito del dibattito sull'immigrazione illegale in America – che sarà decisiva nelle elezioni per la Casa Bianca Usa 2016 -, sulla libertà delle donne in Medio Oriente, sulle preoccupazioni sull’Iran, sulle denunce degli attivisti in Brasile sulla gestione del Mondiale. Negli USA, per esempio, i tweet si sono concentrati sul caso dei 52mila minori, quasi il doppio rispetto all'anno scorso, bambini e ragazzi non accompagnati provenienti da paesi dell'America Centrale, Guatemala, Honduras ed El Salvador che cercano di entrare negli Stati Uniti senza visti. Il presidente OBAMA l'ha definita  "emergenza umanitaria", ha ordinato ai funzionari di aprire rifugi di emergenza e aumentare il numero di agenti di frontiera, chiedendo al CONGRESSO di autorizzare nuove misure e lo sblocco di risorse a sostegno dell'urgenza. E' stato in TEXAS, centro dell'emergenza, e ha incontrato il governatore Rick Perry – sconfitto alle primarie repubblicane 2012 da Romney e intenzionato a ricandidarsi nel 2016 - e ascoltato le sue richieste, tra cui il  rafforzamento di militari e Guardia Nazionale. Le battaglia sulla riforma dell'immigrazione sarà al centro anche delle elezioni di "Midterm elections", in programma a Novembre e l’hashtag #midterm2014 si illumina con bandierine Usa. Il Tea party, conservatore-libertario, raccoglie il voto degli scontenti, creando problemi sia al partito repubblicano trainato a destra, che a Obama, bloccato nei negoziati con il Congresso. Al Tea Party si contrappone il movimento Voto Latinos, con l'obiettivo di mobilitare gli immigrati ispanici al voto: i latinos costituiscono più del 10% degli elettori in undici Paesi (Arizona, California, Colorado, Connecticut, Florida, Idaho, New Jersey, New Mexico, New York, Nevada e Texas), e hanno votato in massa per Obama nel 2012. Tra hashtag come worldcup e Mondiali2014, saltano fuori parole solo a prima vista fuori contesto: democrazia, libertà, sicurezza, discriminazione e diritti. Le discriminazioni legali e sociali per le donne, e le molestie sessuali subite, sono fenomeni in crescita: l'Egitto, secondo una classifica dell'Arabic Report BBC, per l'alto numero di molestie sessuali subite dalle donne egiziane (tra il 60 e l'85%) è secondo solo all'Afghanistan. In Brasile l'entusiasmo calcistico, prima di esser spento dal catastrofico 7-1 contro la Germania, era forte: vamosbrasil, vaibrasil o imagina na coppa (immaginando la coppa). Silenziose in piazza durante il Mondiale, apparivano invece in rete le voci brasiliane contrarie al Mondiale: Nao vai ter copa! (non si farà la coppa del mondo) o  copapraquem? (Coppa per chi?). La sconfitta le ha rilanciate anche a bandierine. 

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