Mark Zuckerberg, fondatore del social network scopre il piacere di romanzi e saggi. Forse è una mossa pubblicitaria, ma aiuta la circolazione di idee

I cinici diranno che dietro la scelta di Mark Zuckerberg di aprire un club del libro, «A year of books», proponendosi di leggere e discutere almeno un volume ogni 15 giorni, possa celarsi una commissione di esperti, per dare un tocco di classe al magnate dei social media. La salute nel mondo è coperta ormai da Bill Gates, l’impegno contro le censure politiche dai fondatori di Google, perché non schierare Facebook, paese di «amici» sterminato, nella difesa dei libri, di carta o elettronici? Ma i ...

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