Il grande miraggio della lunga storia di leaks, soffiate, dal fondatore di WikiLeaks Julian Assange, al militare Usa Bradley Manning (che adotta ora il nome femminile Chelsea), all’ex agente Nsa riparato nella Russia di Putin Snowden, al team dei media complottisti capitanati da Glenn Greenwald, è che si tratti di una campagna di libero giornalismo, quando è invece, al di là magari delle intenzioni di qualcuno, raid di spionaggio e intelligence. L’arresto di Julian Assange, un libro dello scr... continua la lettura su La Stampa!