Antonio Gramsci, sfortunato e geniale pensatore, diceva che la differenza tra il filosofo Hegel e Karl Marx stava tutta «nel giornalismo», e aveva ragione. Editorialista accanito, Marx partiva sempre dalla realtà, con una delle penne più feroci della storia, capace di battute che, su twitter, spopolerebbero. Redatto nel 1848 con il fido Engels, il suo «Manifesto del partito comunista» viene ora, a sorpresa, riletto come manuale per guarire la crisi della democrazia occidentale e la disuguaglianz...Continua la lettura su La Stampa!