Come sono démodé i larghi baveri delle giacche del presidente Sergio Mattarella, il gilè, in una stagione di uomini in abiti attillati come guaine. E il tono sommesso ai microfoni, la stretta di mano bene educata, senza il machismo dei saluti tra Macron e Trump a vantaggio di telecamera. E i capelli bianchi da professore del liceo di una volta, quando gli studenti si alzavano in piedi all’ingresso degli insegnanti, come sono antichi in giorni in cui i rasoi de... continua la lettura su La Stampa!