La nuova lettera rivolta a Gianni Riotta su La Stampa è:

Gentile Riotta, nel 2006 eleggiamo Prodi e dura due anni, nel 2008 Berlusconi, due e mezzo, di Monti e delle sue riforme ce ne liberiamo in un anno e mezzo, nel 2013 governa Letta, poi tocca a Renzi, che in mille giorni torna a Firenze. Ora tocca a Gentiloni. Pro tempore per una legge elettorale e voto anticipato? Mattarella mi sembra in disaccordo. Come finirà secondo lei? 

Carlo Sovranis, Losanna  

 

La risposta di Gianni Riotta:

Caro Sovranis, i politologi imputano la carenza di stabilità alle leggi elettorali. Certo la legge Mattarella era migliore della Calderoli, e forse un bel doppio turno alla francese sognato da Sartori ancora meglio: ma la smania di far cadere i governi viene dall’incapacità degli elettori, finiti con la Guerra fredda i partiti storici, di schierarsi in maggioranza e minoranze chiare. Berlusconi, con il suo partito futuribile, alla Trump, senza ideologie, ha coperto per 20 anni il vuoto. Prodi e Veltroni, con il Pd, hanno provato invano a rianimare la sinistra. Grillo ha capito, tardi, di avere perso con l’Italicum un biglietto Cinque Stelle per Palazzo Chigi, e tanti sognano un ritorno al proporzionale. Un pugno di deputati, una frusta bandiera e in Parlamento a contrattare voti in cambio di mance a lobby, camarille, ras locali. È il Partito Status Quo, mai innovare, sempre difendere l’esistente, che in finanza ci ha regalato mostri alla Monte dei Paschi.  

Conosco Gentiloni sin da ragazzo, dalla nuova sinistra è maturato a un riformismo cauto, crede nei valori occidentali, sa che senza economia aperta l’Italia avvizzisce: ma non è ingenuo e sa anche che, con il referendum gli italiani hanno bocciato non «una» riforma, ma «le» riforme e chiedono di essere rassicurati, non spronati ad avventure. Se riesce a creare una sinergia sapiente tra il Quirinale di Mattarella e il Pd, dove Renzi deve ricaricare le batterie con ordine, potrebbe provare, con Padoan, a risolvere il dramma banche, stilare una legge elettorale e – con Berlusconi ammansito dalla scalata Vivendi-Mediaset – arrivare al 2018, raffreddando il clima. Ha bisogno però di una comunicazione franca con il paese e di misure economiche serie che allontanino da Grillo i troppi scontenti. Che ci riesca non so, che ci provi ci scommetto.