Più che un campo sportivo, dove si corre sotto la pioggia e ci si sporca con l'erba bagnata, vengono in mente laboratori della Nasa, asettici e gremiti di scienziati assorti davanti ai monitor dei loro computer. L'approccio intuitivo e artigianale abbandona il calcio, che assume sempre più una dimensione ingegneristica, fatta di dati, numeri, grafici: scienza. Non a caso la Germania, che si affida alle elaborazioni matematico-scientifiche di Mark Brunkhart (il fondatore di Match Analysis, società che produce video e analisi statistiche per lo sport, negli Stati Uniti) è per la quarta volta Campione del mondo e Joachim Löw è l'allenatore di successo di questo Mondiale.

L'approccio di Brunkhart si focalizza sull'analisi delle performance delle squadre, ma soprattutto dei singoli calciatori e permette di  rilevare, con rigore scientifico, la qualità di gioco in campo, monitorando e poi calcolando matematicamente le prestazioni individuali e di squadra. Le partite vengono registrate in alcuni video che, in tempo reale, grazie a un sistema di  elaborazione di "immagini in movimento" (con i pixel), verranno convertiti e visualizzati in dati e numeri.

Per le riprese viene utilizzato il sistema K2 (composto da telecamere panoramiche, tre fisse e una mobile) che permette di cucire insieme le immagini riprese da ognuna, regalando una visione dettagliata e completa di ciò che accade in campo. Il filmato, in alta risoluzione, viene poi inoltrato al centro di analisi e sottoposto al trattamento da parte di un software, che monitora l'attività dei calciatori (il posizionamento in squadra, i passaggi individuali) e analizza specifiche azioni di gioco (possesso di palla, angolazioni, velocità, direzione, distanza).

Le immagini vengono separate dallo sfondo, con un sistema di riconoscimento del movimento e tradotte in grafici che mostrano, minuto per minuto, quello che l'occhio nudo non può vedere, ad esempio un'analisi in diretta di un infortunio, quando il computer registra un calo dello sprint del giocatore. I dati disponibili in un sistema web-based potranno essere così interpretati, studiati e valutati dal mister in ogni singolo dettaglio, per la messa a punto di strategie e tattiche. Nulla viene lasciato al caso.

E' possibile inoltre calcolare il comportamento generale della squadra, la condizione fisica dei giocatori, il livello tecnico e tattico individuale e la corretta esecuzione dei movimenti individuali e collettivi.

Si può elaborare anche la resistenza del giocatore più lento rispetto quello più veloce, quando questo si avvicina e approssimativamente si può disegnare l'area occupata di uno in funzione del tempo di reazione dell'altro. Conoscendo l'area occupata da un singolo calciatore è possibile, per esempio, stabilire la traiettoria del passaggio e il suo coefficiente di difficoltà, il movimento da effettuare per diminuire o aumentare il coefficiente, o per accrescere la propria area. Il concetto di area occupata rappresenta il punto di partenza per valutare la "visione di gioco" di un calciatore e individuare le soluzioni tattiche più adeguate. 

Oltre alla Germania, si affidano alle elaborazioni matematico-scientifiche di Mark Brunkhart grandi team come Usa, Messico e Canada.

La creatività fa del calcio una scienza non esatta, ma è proprio dall'intuizione e dalla creatività che nascono, invece, le ipotesi per intraprendere un discorso scientifico, con disciplina e metodo. Se la matematica non è un'opinione, anche nel calcio oggi non è possibile arrivare ai risultati desiderati, senza calcolo e precisione.