Probabilmente sarà questa la prima immagine che ci verrà in mente, quando ripenseremo a Brasile 2014. Un bambino di una favela siede a una tavola poverissima, disperato per la fame, ma sul piatto, solo un pallone. Il murale riassume contraddizioni e disuguaglianze del Mondiale: il denaro speso nella costruzione di stadi, future cattedrali nel deserto, anziché per interventi strutturali a vantaggio della popolazione; la festa e l’entusiasmo dei tifosi nelle arene e le proteste per strada, al di là degli spalti. Difficile trovare un'immagine di denuncia più eloquente di quella che l’artista, Paulo Ito, ha disegnato sul muro di una scuola di San Paolo e consegnato al web, come un messaggio in bottiglia, dal suo profilo ufficiale su Flickr.