Passa dai tg la lenta odissea degli emigranti nel Mediterraneo, il mare delle nostre vacanze tornato a essere lago di guerre, morte e dolore, e associamo alla figura dell’emigrato, volti smunti, occhi addolorati, vite disperate. Sono anche loro l’emigrazione, ma se consideriamo con attenzione i flussi di umanità che attraversano il globo, scopriamo che non sono solo loro. E nel decidere le nuove politiche dell’emigrazione, se mai davvero l’Europa fosse in grado di darsene di comuni e raziocinanti ...

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