Se si dovesse ripercorrere il 2016 con poche suggestive parole, quali scegliereste?
Brexit, Rio, Trump: un anno di cambiamenti e nuovi equilibri. Oggi i colossi della Silicon Valley ci permettono di ricostruire i temi che hanno caratterizzato il lungo viaggio del 2016: da Facebook, Google e Twitter ecco le parole chiave più popolari per gli utenti.

 

Non sorprendono i termini più ricercati sul motore di ricerca Google. Tra i personaggi emerge Donald Trump, grande protagonista dell’anno con le elezioni vinte negli Stati Uniti ribaltando pronostici e voto popolare. Insieme a lui i cantanti Prince e David Bowie, due delle celebrità che hanno perso la vita nel corso dell’anno. Il saluto ai personaggi popolari che ci hanno lasciato è stato dominante anche nelle conversazioni su Twitter, contrassegnato dall’hashtag #RIP, e su Facebook, dove hanno interessato gli ultimi ricordi dedicati alla vita del pugile Muhammad Alì.

Altri temi comuni a tutte e tre i gruppi, dunque in definitiva i più significativi dell’anno, sono le Olimpiadi di Rio 2016 e la viralissima applicazione mobile Pokémon Go.
Oltre a testimoniare il grande successo che il mondo giapponese dei Pokémon ha suscitato in diverse generazioni di adolescenti, Pokémon Go è un esempio di rivoluzione tecnologica. Dal Game Boy degli anni ‘90 alla realtà aumentata dell’applicazione mobile, che permette ai giocatori di muoversi nella realtà come nella mappa del gioco trasformandosi in veri e propri allenatori.

Sia su Twitter che su Facebook sono risultati d’interesse Brexit e Black Lives Matter. Il referendum britannico che ha cambiato per sempre la carta geografica europea e lo slogan statunitense contro le uccisioni innocenti di afro americani.
Black Lives Matter “non è un momento ma un movimento”, recita l’organizzazione nazionale che dietro questo nome lotta per il riconoscimento delle minoranze. Nata dopo la scomparsa nel 2012 di Trayvon Martin, il diciassettenne ucciso dal vicino, Black Lives Matter “lavora per un mondo in cui i neri non siano più sistematicamente e intenzionalmente assassinati”. Il riferimento è soprattutto al difficile rapporto con la polizia statunitense. Il tema è stato tragicamente popolare nel 2016, anno in cui gli afroamericani uccisi per mano della polizia sono stati più di un centinaio. Dal ragazzo di 13 anni morto a Columbus in Ohio per un’arma ad aria compressa al diciottenne Carnell Snell Jr. colpito alla schiena a Los Angeles; gli Stati uniti sono stati dappertutto terreno di scontro e manifestazioni.

Molto popolari su Facebook sono stati gli argomenti Brasilian Politics e Rodrigo Duterte & Philippine Presidential Election. Tema strettamente connesso alle Olimpiadi di Rio quello della destituzione della presidente Dilma Rousseff, al centro di un’inchiesta per mala gestione delle finanze pubbliche. L’accusa è di aver truccato i conti dello Stato per favorire la propria rielezione.
Discussa anche l’elezione a Presidente della Repubblica delle Filippine di Rodrigo Roa Duterte, conosciuto alla stampa internazionale per la sua politica rigida nei confronti delle organizzazioni criminali. Duterte, soprannominato The Punisher (Il Castigatore) dalla rivista Time Magazine, è considerato dai media il Donald Trump delle Filippine.

Nella classifica Top 10 Global Conversations of 2016, pubblicata da Twitter, i temi più discussi dell’anno sono nell’ordine Rio 2016,  Election 2016, Pokémon Go, Euro 2016, Oscars, Brexit, Black Lives Matter, RIP e Game of Thrones. Ma questi temi sono ancora popolari oggi? Per rispondere, Catchy ha interrogato Twitter raccogliendo le conversazioni delle ultime settimane.

 

 

Non sorprende la grande popolarità di Donald Trump, argomento di discussione che accompagnerà anche il 2017. Fuori da specifici riferimenti temporali e dunque ancora discussi sono i temi Pokémon Go, Brexit, Black Lives Matter, la serie tv Game of Thrones e RIP, che continua ad accompagnare la morte di celebrità. Ultime quelle di George Michael e Carrie Fisher.

In secondo piano restano Rio 2016 e Euro 2016, i due eventi sportivi che hanno accompagnato l’anno ma che saranno soltanto un ricordo nel 2017. Ricorrente negli anni è il tema Oscar. Oggi a far parlare di sé sono i candidati del 2017, in particolare la colonna sonora giapponese LA Venus del film documentario We are X. Il film racconta la storia della band heavy metal X Japan e del suo co-fondatore e leader Yoshiki.

Risulta significativo il secondo posto dell’hashtag #Brexit. Solo in apparenza limitata geograficamente e temporalmente, la decisione dell’Inghilterra di uscire dall’Unione Europea continua a far parlare di sé. Si parla di Brexit per seguire da vicino le azioni dell’attuale Primo ministro del Regno Unito Theresa May, azioni che porteranno alla definitiva uscita dall’Europa. Si parla di Brexit e Donald Trump per ricordare il 2016 come l’anno della rabbia, della post-verità e dello sguardo rivolto al glorioso passato.Ma parlano di Brexit oggi soprattutto i britannici delusi che, di fronte a una scelta in cui ancora non si riconoscono, avanzano previsioni e cercano soluzioni.

“Ci dovrebbe essere un solo argomento di conversazione sul Brexit - scrive l’autore e filosofo Anthony Clifford Grauling su Twitter - cioè fermarlo!”.

 

 

Narrativa, elaborazioni bigdata e grafiche Catchy a cura di  Alice Andreuzzi, Carla De Mare e Nicola Piras, realizzate nell'ambito del progetto DEEP di Alkemy Lab.