L’esito era in parte scontato, ma ha comunque permesso al Pd di uscire da una fase delicata e di trovare, di nuovo, in Renzi il leader del partito. Un leader che ha ottenuto oltre il 70% delle preferenze di iscritti e sostenitori della forza politica di centro-sinistra, che domenica 30 aprile hanno scelto di recarsi ai seggi allestiti in tutto il territorio nazionale.

L’analisi delle discussioni sui social network aiuta a comprendere come le Primarie Pd del 2017 abbiano inciso sul dibattito dei cittadini attorno alla vita sociale e politica italiana.

Su Twitter, nelle due settimane prima del voto e fino al giorno successivo all’uscita dei risultati, uno dei principali accostamenti presenti nelle conversazioni sul tema è quello con i candidati in competizione e con il partito di riferimento. Insieme a #Pd, gli hashtag di Renzi, Emiliano e Orlando hanno infatti caratterizzato un gran numero di post. La diffusione di #renzi è quattro volte superiore rispetto a quella di #emiliano e a quella di #orlando, indice della popolarità di cui gode sul social network l’ex Presidente del Consiglio e nuovo Segretario del partito. Ricorre anche #renzimartina: l’associazione è tra i cognomi del nuovo Segretario e del suo sostenitore, nonché Vice, il Ministro Martina.

Ciascuno dei candidati è poi spesso associato agli slogan che hanno caratterizzato la campagna elettorale. Per Renzi sono presenti #iovotomatteoperche, con il quale gli utenti hanno marcato i Tweet in sostegno del vincitore, oltre che #avantiinsieme e #incammino. #alziamolavoce è invece l’hashtag che ha accompagnato la campagna social del ministro Orlando.

Significativo il gruppo di hashtag riferiti a diversi programmi televisi. L’interazione tra Twitter e Tv, con gli utenti che commentano in diretta sui social ciò che guardano sul piccolo schermo, è ormai una costante di molti eventi di interesse nazionale, non solo di ordine politico. In tale ambito gli hashtag più utilizzati si riferiscono agli appuntamenti pre e post elettorali come #confrontoskytg24, legato al dibattito tra i tre candidati andato in onda lo scorso 26 aprile, e #maratonamentana, programma che ha diffuso i dati relativi ai risultati dopo la chiusura dei seggi.

Tra i temi generici correlati all’appuntamento delle Primarie emergono alcuni hashtag che hanno caratterizzato commenti critici o apertamente a sfavore dell’iniziativa, ma anche altri legati a grandi temi come #politica o #democrazia. Non mancano inoltre i riferimenti all’attualità, come all’attività critica svolta dal #m5s o alle polemiche scoppiate in #calabria per alcune presunte irregolarità nei seggi.

L’hashtag #primariepd2017 ha monopolizzato le discussioni Twitter sui tre candidati alla carica di Segretario Pd intercorse durante la giornata elettorale del 30 aprile.

Tra di essi emerge nettamente #renzi: il suo utilizzo nei tweet supera quello degli hashtag degli altri candidati già dalle prime ore del mattino, fino a crescere esponenziale a partire dalle 19.00, ad un’ora dalla chiusura dei seggi. Anche #orlando presenta un andamento crescente, in proporzione nettamente inferiore rispetto al candidato vincitore.

È dalle 20.00 in poi che si registra una generale impennata dell’hashtag #primariepd2017 nelle conversazioni sui candidati: gli utenti hanno iniziato a discutere dei primi risultati che giungevano attraverso il web e la tv, e le discussioni sul generico tema delle Primarie vengono man mano sostituite da quelle sul nome del nuovo eletto. La presenza di #maratonamentana conferma l’ormai consolidata prassi di molti utenti Twitter che commentano sul social network quanto diffuso in Tv, in questo caso nella trasmissione del noto giornalista di La7. Ma non è solo la Tv a diffondere le informazioni: lo stesso Twitter è diventato in questa occasione una fonte per veicolare dati sui risultati in tempo reale. Con l’hashtag #openPDdata lanciato dal magazine YouTrend, sono stati etichettati i tweet che riportavano i risultati delle varie sezioni, postati direttamente dagli utenti durante la serata. Un esperimento riuscito, come evidenzia la presenza dell’hashtag citato nella top ten della giornata.

Analizzando nello specifico la comunicazione del vincitore nell’ultimo mese di campagna elettorale, è interessante esaminare quali sono stati i temi più presenti sia sul suo account Twitter che sulla sua pagina ufficiale Facebook.

Nei tweet di Renzi prevale l’utilizzo dell’hashtag #avanti, molto popolare anche tra i sostenitori del neo Segretario di partito. Trovano spazio anche i riferimenti alle più popolari trasmissioni televisive che si sono occupate del tema Primarie, su tutte Porta a Porta e Otto e mezzo, caratterizzate dai relativi hashtag. Gli altri termini rimandano poi ai temi chiave toccati durante la campagna elettorale e che in genere fanno parte del lessico politico di Renzi, da #europa a #democrazia, da #italia a #lavoro. Il #grazie marca invece gli ultimi tweet postati dopo la vittoria. Significativo anche il tweet con l’immagine del biglietto scritto da Renzi insieme a Maurizio Martina per ringraziare “questa comunità di donne e uomini che credono nell’Italia”.

Nella comunicazione su Facebook prevalgono gli slogan quali “insieme”, “avanti”, “fare”. “Diretta” è presente nei vari post in cui Renzi invita a visualizzare le dirette Facebook dei suoi interventi, tenuti in diverse sedi sia durante la campagna elettorale che immediatamente dopo la vittoria. Non mancano infine i post di ringraziamento ai cittadini che lo hanno votato e ai volontari che si sono impegnati per la riuscita dell’appuntamento.

Da sottolineare la presenza della parola “Maurizio”, riferimento a Maurizio Martina.

Ora che le Primarie sono state svolte ed il nuovo Segretario è stato scelto, nei prossimi giorni si riassesteranno gli equilibri interni al partito, sia al livello nazionale che a livello locale. Ma lo sguardo va già alla scadenza della legislatura e a quello che sarà il prossimo candidato Pd alla carica di Presidente del consiglio. Ci saranno sorprese?

Narrativa, elaborazioni big data e grafiche Catchy a cura di Alice Andreuzzi, Lorenzo Coscarella, Nicola Piras e Luca Tacchetti, realizzate nell'ambito del progetto DEEP di Alkemy Lab.