Ci sono nomi che non leggete nei titoli sulle medaglie d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, Eero Mäntyrata, Knud Enemark Jensen, Elizabeth Parrish, eppure vi dicono molto più dello sport nel XXI secolo delle lacrimogene, e ipocrite, cronache sul marciatore dopato Schwazer. Sono nomi che parlano del doping di ieri, il povero ciclista danese Jensen morì alle Olimpiadi Roma a 23 anni, 40 gradi sull’asfalto della Cristoforo Colombo, «colpo di sole» recitò l’autopsia, ma, anni dopo, il dottor Alvaro Mar...
Dal sangue nero all’uomo bionico. Il doping del futuro sarà genetico
Dall'archivio La Stampa
In laboratorio si replica il codice di uno sciatore anni ’60 con il 50% di globuli rossi in più
Riotta_
9 ago, 2016
Contributi degli utenti
comments powered by Disqus