“Scusate l'emozione, amici che state comodamente seduti davanti ai teleschermi, nessuno escluso, ma sono 170 anni che non vedevo una partenza così folgorante degli azzurri!”

Provate a immaginare questa frase mentre rimbomba nel cortile di un palazzo, proveniente dai televisori di decine di appartamenti e pronunciata da un telecronista alla tv durante una partita importantissima. Ora immaginate, in quello stesso cortile, un uomo che la ascolta mentre è costretto a salire in macchina con la famigliola per andare alla proiezione di un celebre quanto noioso film russo: La corazzata Kotiomkin.

Certamente a molti sarà venuto in mente “Il secondo tragico Fantozzi”, uno dei più celebri tra i film comici della serie che vede Paolo Villaggio nei panni dell’impiegato più sfortunato d’Italia.
Con una radiolina attaccata all’orecchio, Fantozzi percorre le strade di una città deserta. Una radiolina inutile, considerando che dalle finestre di tutti i palazzi si diffonde l’eco della telecronaca che racconta la memorabile e attesa sfida della nazionale.

La scena non è proprio surreale. Nonostante la prima partita dell’Italia ai Mondiali 2014 si sia giocata di sabato sera, e per giunta a mezzanotte, chi si fosse trovato a percorrere le strade di qualche città italiana mentre era in onda la partita, si sarebbe trovato immerso in una scena simile.

Locali vuoti (salvo qualcuno attrezzato di maxischermo per proiettare il match), strade deserte e soprattutto l’eco della telecronaca diffusa in tempo reale dalle case e dai locali, complice il caldo che ha permesso di tenere le finestre aperte. Storia di una Italia che dagli anni di Fantozzi è cambiata molto, ma che in fondo ha mantenuto la passione per il calcio, specialmente in compagnia, specialmente durante i Mondiali.

Anche la partita alla quale Fantozzi avrebbe voluto assistere comodamente dalla poltrona di casa sua era Inghilterra-Italia.