Questa lista include un ministro degli esteri svedese, un ex ministro degli esteri tedesco, un ex ministro degli esteri italiano che è stato anche commissario europeo, un burbero politico polacco, una giovane parlamentare italiana, un vecchio saggio britannico, un esperto maître à penser francese, e uno dei pochissimi pensatori globali europei.

So che alcuni di questi nomi non faranno mai parte del breve noioso elenco che l'UE alla fine compilerà. Peccato. Ma nel suo discorso inaugurale per i sei mesi di presidenza del suo paese al Consiglio dell'Unione europea, il primo ministro italiano Matteo Renzi ha chiesto un nuovo coraggioso approccio. Nominare un clone della sventurata Catherine Ashton come prossimo capo della politica estera dell'UE, sarebbe ignorare la sua richiesta.