Si dice che nel 1854, il guerriero Seattle, capo della perduta tribù dei Suquamish, ammonisse «I morti non sono senza potere». La saggezza di Seattle mi è tornata in mente a ogni riga dell’epopea del nostro tempo che sono i necrologi del quotidiano L’Eco di Bergamo. Per giorni, abbiamo letto e appuntato le “necro”, come dicevamo nel gergo da tipografia da ragazzi, elenco di chi se ne va e di chi resta, cerimonia degli addii di una nazione ricca e felice che si ritrova smarrita e...continua la lettura su La Stampa!