Non ha neppure una vera squadra, perché dopo le amarezze con gli inglesi del Qpr difenderà una porta in Canada. Ma se il Brasile va ai quarti della Coppa del Mondo, battendo un Cile assai meglio messo in campo dal coach argentino Jorge Sampaoli, non deve dire grazie all’evanescente Neymar, ai pistoloni scarichi Fred e Hulk, a Fernandinho spettrale quanto Paulinho di cui ha presto il posto, e neppure al petulante Marcelo. Il Brasile ieri era tutto nelle mani di Julio Cesar. Paese, squadra, torcida ...

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