Care Sorelle Peccati Capitali,
vi sarete accorte, in chiusura di questa serie estiva della Stampa, che noi tutte insieme, ennesima iniquità maschile, siamo indicate come «Peccati», mentre i nostri singoli nomi son femminili, e che nomi! Ira funesta di Achille. Avarizia, di Wall Street e Arpagone. Invidia che fa smaniare il Serpente nell’Eden. Superbia, e non solo, Sorelline, Alessandro Magno in India, anche l’aspirante sottosegretarietto della crisi d’agosto a Roma. Gola muta cuochi in mâitre-à-penser, soffritto di scalogno come Fenomenologia dello Spirito. Lussuria migra da Paolo e Francesca alla fashion blogger desnuda. Ci nominano al maschile, Peccati, per condannarci al femminile. Continua la lettura su La Stampa!